lunes, 27 de agosto de 2012

No tan simple, Pavese


Semplicità 

L'uomo solo-che è stato in prigione-ritorna in prigione 
ogni volta che morde in un pezzo di pane. 
In prigione sognava le lepri che fuggono 
sul terriccio invernale. Nella nebbia d'inverno 
l'uomo vive tra muri di strade, bevendo 
acqua fredda e mordendo in un pezzo di pane.

Uno crede che dopo rinasca la vita, 
che il respiro si calmi, che ritorni l'inverno 
con l'odore del vino nella calda osteria, 
e il buon fuoco, la stalla, e le cene. Uno crede, 
fin che è dentro, uno crede. Si esce fuori una sera, 
e le lepri le han prese e le mangiano al caldo 
gli altri, allegri. Bisogna guardarli dai vetri.

L'uomo solo osa entrare per bere un bicchiere 
quando proprio si gela, e contempla il suo vino: 
il colore fumoso, il sapore pesante. 
Morde il pezzo di pane, che sapeva di lepre 
in prigione, ma adesso non sà più di pane 
nè di nulla. E anche il vino non sa che di nebbia.

L'uomo solo ripensa a quei campi, contento 
di saperli già arati. Nella sala deserta 
sottovoce si prova a cantare. Rivede 
lungo l'argine il ciuffo di rovi spogliati 
che d'agosto fu verde. Dà un fischio alla cagna. 
E compare la lepre e non hanno più freddo

***





Traversare una strada per scappare di casa
lo fa solo un ragazzo, ma quest`uomo que gira
tutto il giorno le strade, non è piu un ragazzo
e non scappa di casa.


Ci sono d`estate
pomeriggi che fino le piazze son vuote, distese
sotto il sole che sta per calare, e quest`uomo, che giunge
per un viale d`inutili piante, si ferma.
Val la pena esser solo, per essere sempre piú solo?
Solamente girarle, le piazze e le strade
sono vuote. Bisogna fermare una donna
e parlarle e deciderla a vivere insieme.
Altrimenti, uno parla da solo. È per questo che a volte
c`è lo sbronzo notturno che attacca discorsi
e racconta i progetti di tutta la vita.


Non è certo attendendo nella piazza deserta
que s`incontra qualcuno, ma chi gira le strade
si sofferma ogni tanto. Se fossero in due,
anche andando per strada, la casa sarebbe
dove c`è quella donna e varrebe la pena.
Nella notte la piazza ritorna deserta
e quest`uomo, che passa, non vede le case
tra le inutili luci, non leva piú gli occhi:
sente solo il selciato, che han fatto altri uomini
dalle mani indurite, como sono le sue.


Non è giusto restare sulla piazza deserta.
Ci sara certamente quella donna per strada
que, pregatta, vorrebbe dar mano alla casa.


Cesare Pavese

***